Quando si affronta la questione del satanismo, da un punto di vista prettamente giuridico il problema che si pone è quello di contemperare le opposte esigenze di tutela della libertà religiosa da un lato e tutela del cittadino dall’altro.

Spesso ai danni degli adepti dei alcune sette sono stati commessi reati quali: truffa, minaccia, estorsione, violenza morale, abusi sessuali, lesioni, induzione al suicidio.

Non è infrequente, in questi casi, sentire parlare di persone “plagiate”.

Per il diritto penale italiano, il plagio era il delitto, previsto e punito dall’art. 603 del codice penale, che stabiliva la pena della reclusione da 5 a 15 anni per chiunque sottoponesse “una persona al proprio potere in modo da ridurla in totale stato di soggezione”. 

Questa norma nel 1981 è stata dichiarata costituzionalmente illegittima (sul punto Corte Costituzionale, sentenza n. 96 del 1981). Si legge infatti nella motivazione della Consulta: “L’esame dettagliato delle varie e contrastanti interpretazioni date all’art. 603 c.p. nella dottrina e nella giurisprudenza mostra chiaramente l’imprecisione e l’indeterminatezza della norma, l’impossibilità di attribuire ad essa un contenuto oggettivo, coerente e razionale e pertanto l’assoluta arbitrarietà della sua concreta applicazione. Giustamente essa è stata paragonata ad una mina vagante nel nostro ordinamento, potendo essere applicata a qualsiasi fatto che implichi dipendenza psichica di un essere umano da un altro essere umano e mancando qualsiasi sicuro parametro per accertarne l’intensità”.

Il problema principale è che l’incostituzionalità della legge sulla manipolazione mentale ha consentito a numerosi gruppi pseudo-religiosi e a quelli legati a satanismo, spiritismo, sette magico-esoteriche, stregoneria, di rimanere impuniti nelle loro molteplici frodi.

Forse sarebbe opportuna una valutazione in ordine alla reintroduzione di una normativa sul plagio che non presti il fianco ad interpretazioni soggettive e non si offra a speculazioni di carattere ideologico o religioso.

Per una riflessione di carattere psichiatrico sulle sette sataniche si rimanda al sito www.studiocambiamenti.it